martedì 16 dicembre 2008

STUDI E SENTENZE


STUDIO SCIENTIFICO INDIPENDENTE DEL PROF. BRUEGGEMAN IN CUI SI DIMOSTRA CHE LE PROTESI “CHEETAH” OFFRONO CHIARI VANTAGGI ALL’ATLETA
( novembre 2007, pubblicato a gennaio 2008 )

Lo studio è stato condotto dal prof. Brueggeman, docente dell’Università di Colonia, ed ha preso in considerazione le implicazioni biomeccaniche e fisiologiche della corsa su rettilineo effettuata da Pistorius con le protesi in fibra di carbonio (“cheetah”). L’equipe che ha condotto i test era formata da 10 scienziati, includendo uno staff di fisiologi coordinati dal prof. J. Mester (Institute of Training Science and Sport Informatics).
• Sono state utilizzate 12 telecamere (a 250 fotogrammi al secondo) per registrare la cinematica 3D, 3 telecamere per monitorare i movimenti del cosiddetto piano sagittale (piano che decorre divide un corpo in due parti, destra e sinistra).
• Sono stati utilizzati dei sensori nel terreno per registrare le forze di reazione con il suolo e il loro punto di applicazione.
• Gli atleti hanno corso la prova dei 400m con una maschera K4 per registrare il VO2 max. I risultati del VO2 massimo sono stati analizzati in laboratorio con delle cyclette. Infine sono stati rilevati i livelli di acido lattico nel sangue.
• Per tutti gli atleti è stato utilizzato uno scanner 3D per tenere sotto controllo la massa corporea e le caratteristiche antropometriche
• Anche le protesi sono state sottoposte a dei test
I test hanno permesso di confrontare le prestazioni di Pistorius con quelle di 5 atleti normodotati che hanno tempi simili nei 400 m.
Questo studio è stato commissionato dalla IAAF ( International Association of Athletics Federations) per vedere se le protesi offrivano all’atleta un vantaggio tecnico rispetto agli altri concorrenti violando così l’art. 144.2 delle regole di competizione dello IAAF.

IAAF Rule 144.2 extract
Relates to the use of" technical aids" during competition
This rule prohibits:
(e) Use of any technical device that incorporates springs, wheels or any other element that provides the user with an advantage over another athlete not using such a device.

I risultati dello studio sono i seguenti:

o Pistorius è in grado di correre alla stessa velocità dei normodotati spendendo il 25 % in meno di energia;
o In seguito ai test in laboratorio sui potenziali di prestazione su Pistorius e sugli altri atleti è risultato che non vi era così tanta differenza fisiologica;
o Invece, un’analisi biomeccanica, ha dimostrato che le maggiori differenze si manifestavano nello sprint iniziale:

Le analisi biomeccaniche hanno dimostrato le maggiori differenze nella meccanica dello sprint tra un atleta che usa una protesi per una amputazione sotto al ginocchio rispetto ad un normodotato. La massima forza di reazione verticale sul terreno e gli impulsi verticali sono sensibilmente differenti e una tale quantità di energia ritornata non sono mai state riportate in una caviglia umana durante una corsa sprint rispetto a quella delle protesi
Il lavoro attivo, o l’energia ritornata, dalle protesi è vicino al triplo del massimo riportato in una caviglia umana.
L’energia persa per una protesi invece è circa il 9,3% durante la fase di posizione mentre l’energia media persa per una caviglia umana è circa del 41,4%. Questo significa che il vantaggio meccanico delle protesi rispetto ad un atleta normodotato è maggiore del 30% E’ evidente che un atleta che utilizza le protesi tipo Cheetah può correre alla stessa velocità di un normodotato spendendo molta meno energia. Correre utilizzando tali protesi comporta un minore movimento verticale e un conseguente minor lavoro speso per sostenere il corpo. Allo stesso modo, l’energia persa con l’utilizzo delle protesi è significativamente minore rispetto ad una caviglia umana nella fase di sprint alla massima velocità. Un atleta che utilizza tali protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) rispetto ad un atleta che non ne fa uso.
Il consiglio della IAAF ha esaminato l’intera descrizione e ha deciso che queste protesi conosciute come “cheetachs” dovrebbero essere considerati come degli aiuti tecnici per gli atleti che ne fanno uso, in chiara contravvenzione rispetto alla norma 144.2 della IAAF. Di conseguenza Oscar Pistorius non è ammesso a competere in gare organizzate con regolamenti IAAF.

(Traduzione dal sito ufficiale dello Iaaf http://www.iaaf.org)


SENTENZA DEL TRIBUNALE ARBITRALE DELLO SPORT (TAS)
CASO 2008/A/1480 PISTORIUS V/IAAF

Arbitrato tra

Oscar Pistorius, rappresentato da Mr Marco Consonni, Jeffrey and David G. Feher, Attorneys, of Dewey & Leboeuf LLP, Milan, Italy, and New York, USA
Appellante

E

International Association of Athletics Federations (IAAF), rappresentata da Mr Mark Gay, Mr Huw Roberts, procuratore legale di DLA, Londra, Inghilterra e Me Habib, avvocato, Parigi, Francia.

Imputato

INTRODUZIONE

Le parti e la disputa

L’appellante, Oscar Pistorius è un cittadino della Repubblica del Sud Africa. E’ un atleta professionista che compete nelle gare dei 100,200 e 400 metri.
L’imputato, l’International Association of Athletics Federations (IAAF), regola l’atletica nel mondo ed è riconosciuta dalla Commissione Internazionale Olimpica. Ha sede nel Principato di Monaco.
In questo arbitrato, Pistorius si appella alla decisione n° 2008/01 del Consiglio dello Iaaf nel gennaio 2008 secondo la quale le protesi “Cheetah” usate da Pistorius, amputato a entrambe le gembe all’età di undici anni, costituiscono un dispositivo tecnico che gli procuri un vantaggio rispetto agli atleti normo-dotati in violazione della regola 144.2 dello IAAF.
La decisione dello IAAF era basata su una ricerca condotta dal professor Brueggeman e dai suoi colleghi all’università dello Sport a Colonia. Come risultato della decisione, a Pistorius è stato proibito competere contro gli atleti normo-dotati nelle competizioni approvate dallo IAAF.


L’accordo per l’arbitrato

Secondo la regola 60.25 dello IAAF, un atleta può appellarsi alla decisione finale dello
IAAF entro 30 giorni dalla data della comunicazione. Lo IAAF ha mandato la decisione a Pistorius il 16 gennaio 2008 ed egli ha fatto ricorso al Cas (Corte Arbitrale per lo Sport) il 13 febbraio 2008 ed è stato ammesso.

Le questioni che devono essere determinate

i. Il consiglio dello IAAF ha esteso la sua giurisdizione nel prendere la decisione?
ii. Il processo che ha condotto alla decisione dello IAAF è stato “difettoso”?
iii. La decisione dello IAAF è stata illegalmente discriminatoria?
iv. La decisione dello IAAF nel determinare che l’uso delle “Cheetah” Flex-Foot contravvenivano la regola 144.2 è stata sbagliata?

Analisi degli esperti

Questione ii.

56 Gli eventi legati alla decisione dello IAAF cominciano con l’adozione della nuova regola 144.2 il 26 marzo 2007 a Mombasa, Kenya. Il Comitato ha trovato poco convincente la testimonianza che lo scopo primario della nuova regola è stato l’uso di tecnologie di sprint nelle scarpe da corsa. E’ evidente che i problemi con le scarpe da corsa c’era da molto tempo ed era trattato prima del marzo 2007 senza alcun bisogno di una nuova regola.
57 Gli esperti ritengono possibile che la nuova regola è stata introdotta con Mr.Pistorius in mente e che ciò ha dato inizio al processo che ha portato la IAAF a dichiararlo inadatto per competere negli eventi sportivi sponsorizzati dallo IAAF.
58 Il secondo evento significante è stato il filmato di Mr Pistorius durante la corsa a Roma il 13 luglio 2007. Gli esperti non hanno trovato nulla di sbagliato.
59. La IAAF decise poi di investigare dando il compito all'istituto di Cologna di fare test biomeccanici e metabolici e di redigere un report il cui scopo era vedere se le protesi di Pistorius dessero un vantaggio competitivo rispetto agli altri atleti. Pistorius fu daccordo a partecipare ai test.
60. A questo punto, secondo la visione degli esperti, il processo ha cominciato ad andare "fuori dai binari". La corrispondenza tra lo IAAF e il prof. Brueggeman mostra che le istruzioni erano di testare solo quando Mr Pistorius correva in una linea dritta dopo la fase di accelerazione.
62. La storia non è chiara per il fatto che il dottor Gailey, lo scienziato nominato da Pistorius per partecipare ai test di Cologna, è stato lasciato fuori.
63. Infatti, la lettere del 29/10/07 al signor Locatelli, in cui si mettono in luce una serie di questioni e suggerimenti direttamente legati al protocollo del test, è stata ignorata sia dalla IAAF che dal Prof. Brueggeman.

(Traduzione dal sito ufficicle del Tas http://www.tas-cas.org/)

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