martedì 16 dicembre 2008

ATTORI


1. OSCAR PISTORIUS:è un atleta sudafricano nato a Pretoria (Sudafrica) il 22/11/86. È stato campione paraolimpico nel 2004 sui 200 metri piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani. Pistorius è nato con una grave malformazione delle gambe ( entrambi i peroni assenti e i piedi gravemente malformati ) e questo lo ha costretto all'amputazione delle gambe all'età di 11 mesi. Grazie all’innesto di particolari protesi in fibra di carbonio è riuscito, a praticare rugby e pallanuoto durante l’adolescenza, poi un infortunio lo ha portato all'atletica leggera, inizialmente, per motivi di riabilitazione, ma successivamente come vera e propria passione.

Durante la sua carriera sportiva come velocista ha partecipato alle Paralimpiadi di Atene nel 2004 ed a quelle di Pechino che si sono tenute durante l’estate del 2008.

I principali successi di Oscar Pistorius nelle competizioni internazionali sono riportati nella tabella sottostante:

Palmarès Paralimpiadi

Bronzo Atene 2004
, 100m

Oro Atene 2004,
200m

Oro Pechino 2
008, 100m

Oro Pechino 2008, 200m


Oro Pechino 2008, 400m

Proprio prima della sua partecipazione alle Paralimpiadi di Pechino si è sviluppata la controversia della quale abbiamo deciso di occuparci. Fin dal 2005 l’atleta sudafricano ha espresso il desiderio di poter correre coi normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008 ed ha presentato domanda al Comitato Olimpico Internazionale ed allo IAAF (il Consiglio della Federatletica mondiale istituito dal Comitato Olimpico per risolvere le controversie sportive di carattere transnazionale) . Il 13 gennaio 2008 lo IAAF ha respinto questa richiesta, sostenendo che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi”. La reazione dell’atleta è quella della più completa delusione. Infatti ha così dichiarato dopo la sentenza: «Nei confronti di tutti i disabili ho la responsabilità di tenere duro. Non possiamo permettere che un'istituzione ci vieti di gareggiare a causa di protesi senza cui non possiamo camminare.
Ora che la Iaaf mi ha escluso dalle manifestazioni, presenterò appello ai massimi livelli».
Questa sentenza, però, non ha impedito a Pistorius di partecipare ai 400 metri con gli atleti normodotati al Golden Gala di atletica che si tiene a Roma ogni anno ed ha ottenuto la seconda posizione.

Parallelamente alla sua partecipazione al Golden Gala, i legali di Pistorius portano avanti la sua causa facendo ricorso al TAS, il Tribunale arbitrario sportivo di Losanna, ed ottengono la sua completa riabilitazione. Nelle motivazioni che hanno portato alla riabilitazione, si legge che "al momento non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che Pistorius tragga vantaggio dall'uso delle protesi". A Pistorius viene concesso, quindi, di partecipare alle Olimpiadi di Pechino con gli atleti normodotati a patto che riesca a raggiungere il tempo che permette di partecipare alla manifestazione. Durante le gare di qualificazione Pistorius fallisce il suo obiettivo e, quindi, partecipa alle Paralimpiadi dove vince la medaglia d'oro nei 100 metri chiudendo in 11"18, nei 200 metri, nei 200 metri (con il tempo di 21"67, record paralimpico) e nei 400 metri (con il tempo di 47"49, record del mondo).
Nonostante i suoi successi, Pistorius è stato nuovamente contestato dallo Iaaf per le Olimpiadi del 2012 ed ha dichiarato:"Sono rimasto sconcertato e amareggiato. Le dichiarazioni della Iaaf sono contrarie alla decisione del TAS del 16 maggio 2008 che mi hanno riammesso alle competizioni senza condizioni. Si tratta di un ulteriore tentativo della federazione
internazionale di ostacolarne la mia presenza nelle maggiori gare internazionali di atletica".


2. IAAF: International Association of Athletics Federations
E' stata fondata nel 1912 a Stoccolma con il nome di International Amateur Athletics Federation. Il nome attuale è stato adottato durante il congresso del 2001, dove i membri hanno deciso di sostituire la parola amateur con association. La IAAF ha sede nel Principato di Monaco dall'ottobre 1983. In precedenza la sede era a Londra.

Gli scopi della IAAF sono consultabili sul sito ufficiale (www.iaaf.org) e sono i seguenti:
• Stabilire una collaborazione amichevole e leale fra tutti i Membri a vantaggio dell'atletica leggera dilettantistica, della pace e della comprensione tra gli Stati di tutto il mondo.
• Sforzarsi di garantire che discriminazioni razziali, religiose o politiche non siano permesse in atletica leggera e prendere tutte le misure possibili per arrestare tali discriminazioni.
• Sforzarsi di garantire che non esistano ostacoli alla partecipazione di qualsiasi Stato od individuo in manifestazioni internazionali di atletica leggera per motivi di carattere razziale, religioso o politico e assicurare che non esistano simili ostacoli negli incontri internazionali per i quali la IAAF ha un potere di controllo.
• Redigere regole e regolamenti che disciplinino le manifestazioni internazionali di atletica leggera dilettantistica per uomini e donne di ogni età. Inoltre, sforzarsi di assicurare che per tutte le posizioni elettive della IAAF, includendo Consiglio e Commissioni, non ci siano discriminazioni riguardo alla razza, religione, politica, età e sesso.
• Assicurare che tutte le competizioni tra Membri, compresi i Campionati o Giochi continentali o di gruppo, abbiano luogo sotto l'egida delle leggi e delle regole della IAAF.
• Affiliare Organismi nazionali dirigenziali dell'atletica leggera che possono essere riconosciuti dal rispettivo Comitato Olimpico nazionale, laddove esista tale Comitato.
• Decidere, se richiesto, in merito a qualunque controversia possa insorgere tra Membri.
• Collaborare con i Comitati Organizzatori dei Giochi olimpici nel condurre delle gare di atletica leggera e, in quanto delegata del CIO, supervisionare e controllare tutti i dispositivi tecnici.
• Definire regolamenti per il conseguimento di primati olimpici e mondiali e di tutti gli altri primati di atletica leggera dilettantistica che il Congresso stabilisca possano essere riconosciuti.
• Sostenere lo sviluppo mondiale dell'atletica leggera e la diffusione di informazioni tecniche generali ai suoi affiliati.

Nel mese di gennaio di quest’anno la IAAF ha emanato la sentenza di esclusione di Pistorius dalle Olimpiadi di Pechino in seguito ad una serie di test medici effettuati sull’atleta dal professor Gert-Peter Brueggemann. Lo studio, compiuto da esperti dell'università di Colonia, aveva accertato che le protesi in fibra di carbonio, con cui Pistorius corre, «gli offrono chiari vantaggi meccanici e di conseguenza non può partecipare alle gare che si svolgono sotto l'egida della Iaaf. La sentenza negativa è stata poi messa in discussione e si arriva al suo sovvertimento nel mese di maggio dal Tas, il quale ha sostenuto che la Iaaf non è riuscita a provare che gli effetti biomeccanici derivanti dall'uso di particolari protesi diano a Pistorius un vantaggio sugli atleti che non le usano.
Negli ultimi mesi il segretario generale della Iaaf, Pierre Weiss, ha contestato nuovamente la possibile partecipazione dell'atleta sudafricano ai prossimi Giochi Olimpici, come membro della staffetta dei 4x400 metri. Secondo Weiss, esistono dei rischi per l'incolumità dello stesso Pistorius e degli altri atleti impegnati in quanto vi è ''il rischio che qualcuno cada''. Infatti la Iaaf continua a insistere sulla sua esclusione dai giochi e sostiene: "Abbiamo una regola di fondo che vieta gli ausili tecnici. Non abbiamo nulla contro i disabili. Quello che abbiamo fatto durante il 2008 non è stato reintegrarlo, ma solo chiarire che in effetti non era mai stato squalificato e che poteva gareggiare. Quello che stiamo facendo ora è accertare se le sue protesi gli diano un vantaggio, in altre parole se lo rendono più veloce che se fosse un atleta normodotato. Credo solo che dovrebbe calmarsi un pochino e rispettarci, anche per il fatto che noi stiamo pagando per questa ricerca e lui no. Lo stiamo facendo anche andando al di là dei nostri obblighi e stiamo provando a essere molto corretti con lui".





3. Le protesi in fibra di carbonio Ossur Cheetah Flex Foot:
Le protesi che utilizza Pistorius per correre sono create dall’azienda isilandese Ossur che si prefigge di fare ortopedia non invadente. L’azienda è un capo globale nello sviluppo,nella fabbricazione, nella distribuzione, nelle vendite dei prodotti di sostegno e di rinforzo, della terapia di compressione e del prosthetics.
I prodotti della Ossur rappresentano una linea completa e moderna di prosthetics. Fabbricano le membra e giunti prostetici, fodere, zoccoli, serrature e manicotti. I relativi prodotti di successo comprendono il Rheo Knee, un piede di rendimento elevato fatto dalla fibra 100% del carbonio, un materiale utilizzato estesamente nell'industria aerospaziale per la relativa resistenza e la flessibilità. Il Rheo Knee portato da Oscar Pistorius ed altri atleti disabili è un derivato di questa serie di prodotti. La Ossur inoltre produce il ginocchio prostetico del ginocchio totale, che possiede una chiusura del momento a chiave che mantiene il ginocchio dallo sprofondare quando è nell'estensione completa che ha un circuito idraulico per fluido e andatura naturale e fodere prostetiche del silicone che forniscono un'interfaccia fra la pelle e lo zoccolo.

Il Rheo Knee è il primo sistema del ginocchio dell'oscillazione e di posizione del microprocessore del mondo per utilizzare il potere di intelligenza artificiale. Capace di pensiero indipendente, mostra come l'utente cammina, riconoscendo e rispondendo immediatamente ai cambiamenti nella velocità, nel carico e nel terreno. Il ginocchio si adatta a tutta la situazione e non appena all'interno dei parametri prestabiliti e limitati, permettendo all'individuo di riguadagnare rapidamente la fiducia nella sua capacità di camminare dove e come scelgono.
Inoltre è disponibile con un adattatore superiore filettato per gli utenti con la disarticolazione del ginocchio o con le membra residue lunghe.
Benefici di prestazione del Rheo Knee:
• Adattamento continuo: l'intelligenza artificiale fortemente sviluppata del sistema di prestazione del ginocchio mostra una forte autonomia della tecnologia. Continuamente riconosce, impara e risponde ai diversi stili ambulanti e sta al passo con i cambiamenti nella velocità, nel carico ed in terreno.

• Movimento naturale ed efficiente: la tecnologia di alta precisione, che controlla i movimenti del ginocchio, produce una risposta particolarmente regolare e veloce durante ogni fase del ciclo di andatura. Diverso dei circuiti idraulici esistenti, questa risposta offre i livelli su misura di resistenza (flessione del ginocchio) come e soltanto quando, l'individuo la ha bisogno. In questo modo lo sforzo ambulante è ridotto al minimo ed il movimento è molto più naturale.

• Sicurezza aumentata: le misure di sicurezza multiple sono fornite contro il rilascio eventuale di posizione, IE che il ginocchio è meno probabile inarcarsi ai momenti cruciali. Le dispersioni nel percorso ambulante sono riconosciute automaticamente e supporto di posizione immediatamente attivato per proteggere l'utente da un'inciampata potenziale e per cadere.

• Semplice e conveniente: la tecnologia specializzata è di facile impiego: infatti assicura un processo diretto di calibratura e di messa a punto con il minimo della confusione. Il sistema è così efficiente e richiede soltanto una piccola batteria che dura fino a 48 ore e che si ricarica in sole due - quattro ore, nel paese o sulla strada.


4. TAS: Tribunale arbitrale dello sport
Il TAS, anche noto come Comitato Arbitrale dello Sport o Camera Arbitrale Sportiva (CAS), è un’organizzazione giudiziale sportiva con sede a Losanna, Svizzera. È stato costituito dal Comitato Olimpico Internazionale con l'obiettivo di risolvere le controversie sportive di carattere transnazionale all'interno dell'ordinamento sportivo mondiale innanzi ad un’istituzione arbitrale indipendente che emanasse un lodo assimilabile alla pronuncia del tribunale ordinario.

Nella controversia relativa a Pistorius, il Tas è stato chiamato in causa nel febbraio del 2008 e, fino al mese di aprile, ha continuato a sentire in udienza le parti opposte. In questo periodo ha condotto anche tutta una serie di esperimenti medici che hanno portato alla riabilitazione dell’atleta sudafricano ed alla sua ammissione alle Olimpiadi per normodotati a patto che raggiunga il tempo minimo richiesto per qualificarsi.
La sentenza del Tas è stata la seguente: «La decisione del Consiglio della Iaaf del 14 gennaio 2008 è revocata con effetto immediato e Oscar Pistorius è eleggibile per gli eventi della Iaaf. Può usare le protesi Ossur Cheetah Flex-Foot, le stesse usate nei test richiesti dalla Iaaf ed esibite nell'udienza presso il Tas. La commissione del Tas ha stabilito che la Iaaf non è riuscita a provare l'infrazione da parte di Pistorius della regola 114.2 (e). Sulla base degli elementi portati da esperti di entrambe le parti, la commissione non si è convinta che ci fossero sufficienti prove di qualsiasi vantaggio metabolico di una persona con due amputazioni che usa le Cheetah Flex-Foot. Inoltre, la commissione del Tas ha considerato che la Iaaf non è riuscita a provare che gli effetti biomeccanici derivanti dall'uso di particolari protesi diano a Pistorius un vantaggio sugli atleti che non le usano. La commissione del Tas ha sottolineato che l'applicazione della sua decisione riguarda solo Oscar Pistorius e solo l'uso di quel tipo di protesi. La commissione non esclude la possibilità che in futuro, con le nuove conoscenze scientifiche, la Iaaf possa riuscire a dimostrare che le protesi Cheetah Flex-Foot diano un vantaggio a Pistorius sugli altri atleti».

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